Questa squadra ha deliziato tutti: gioco veloce, pochi sbagli e una capacità ad affrontare i momenti più difficili che è il sintomo di un gruppo coeso e unito. Cosimo Becucci e il suo staff hanno trasformato una buona squadra, in una macchina capace di vincere dieci partite su dieci. Una vittoria, soprattutto, del Volley Insieme Rossoblù. L’unione fa la forza. Ma ora c’è da guardare al futuro, da confrontarsi con le migliori della Toscana, c’è la necessità di un’ ulteriore prova di maturità. Il primo scoglio é Grosseto, compagine accreditata per la promozione in B2.

La parola passa al nostro coach…

Difficile ripartire dopo aver vinto “facilmente” il girone?

“Credo che le difficoltà le abbiano tutti visto che con recuperi e stop vari non puoi mai programmare niente. Penso che le ragazze siano ben consapevoli di cosa ci aspetta: l’idea che siamo uno squadrone la lasciamo a chi ci conosce solo tramite i risultati, noi siamo consapevoli di poter lottare con tutti, ma sappiamo bene anche quali sono i nostri limiti, e su cosa porre attenzione (almeno spero!)”.

Che idea si è fatto delle nostre avversarie?

“Mi dai del lei?!?! Scherzi a parte, in realtà non ho ben capito chi incrociamo del girone mare, ma lo scopriremo presto (previsione avverata ndr), conosco le squadre del girone terra, sono tutte ostiche. D’altronde se arrivi tra le prime tre un motivo ci sarà!”

Quali potrebbero essere gli ostacoli più grossi di questo girone dei playoff?

“Sicuramente il calendario molto fitto, e fatto di tutte partite difficilissime: ci potremo allenare poco e correggere ancora meno, e si va verso il caldo. Ci toccano anche alcune trasferte logisticamente impegnative, e in più presentarsi con 10 vittorie aumenta l’attenzione delle avversarie. Poi c’è da capire la formula…”.


Quali sono le armi in più del suo Calenzano…?

“Mi ritengo fortunato ad avere un gruppo di ragazze semplici, nessun “fenomeno”, e di conseguenza un gruppo compatto; merito anche di una società umile ma determinata a fare bene, che ha saputo creare un ambiente sereno. Poi qualche volta giocano anche benino, ma questo davanti a loro non lo ammetterò mai!”